Il presidente Moratti parla ai microfoni de "La Gazzetta Dello Sport":
"Io ricordo che i traguardi sono ancora tutti li' da tagliare, quindi sto con Mancini: meglio rimanere incollati al suolo". Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, guarda al 2008, l'anno del centenario del club nerazzurro, con prudenza ma anche tanta fiducia, sposando l'atteggiamento del suo tecnico del quale ammira "la costanza nel tenere tutti sulla corda, e' il modo giusto di procedere". Moratti passa in rassegna tutti i suoi campioni, da Julio Cesar ("lo considero alla pari di Buffon") a Materazzi ("campione e bandiera dell'Inter al cento per cento, incarna valori morali universali e giustamente i tifosi lo hanno eletto a beniamino"), da Stankovic ("lo considero un eroe, ha giocato sul dolore per mesi") a Jimenez ("si e' inserito con personalita' e qualita'") passando per Ibrahimovic ("mi aspetto da lui due cose: che riprenda a far gol con scioltezza, naturalezza, e lo fara' di sicuro, e poi che diventi il prossimo Pallone d'Oro") e Adriano ("fisicamente non e' con noi ma io lo considero sempre dei nostri, tornera' e mi dara' ragione"). Per quanto riguarda il mercato, il presidente nerazzurro spiega che "non e' un obbligo ma una possibilita'. Mancini ha detto bene, ci muoveremo solo se possiamo ingaggiare un elemento da Inter, con un futuro nell'Inter. Elano? Dal punto di vista economico non mi pare un'operazione leggera, non c'e' fretta e non c'e' solo lui. Inutile fare dei nomi, dopo le feste esamineremo la situazione". Ovviamente il regalo piu' bello che i tifosi si aspettano per il centenario dell'Inter e' la vittoria della Champions League nella finale di Mosca: "e il presidente e' il primo tifoso, di solito lo dite voi, stavolta lo sottolineo io", aggiunge Moratti.
Concordate con il presidente?
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